Vi si trovavano diversi palazzi andati tutti distrutti. A pochi metri dalla guglia si può ammirare la facciata della chiesa dello
Spirito Santo risalente al XVII secolo: era la parrocchia del borgo grande. Alla sua sinistra si trova l'attuale via Roma un tempo detta via dello Spirito Santo. Percorrendola nella sua lunghezza si trovano palazzi del XVIII secolo con portali degni di nota. Particolarmente interessanti sono alcuni edifici che si incontrano lungo le stradine che si intersecano con via Roma. Già all'inizio della salita in un vicoletto a sinistra (vico Mondello, 7) si può ammirare il portale
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1) Vico Montello, 7 Il portale con lo stemma della famiglia Cavallo risale al 1779 e fu realizzato dallo scultore Gaetano Murgese artefice di tanti altri portali in Ostuni e nelle cittadine vicine
2) Vico Raffaello Sanzio, 24 Il portale in stile rococò rimanda alla seconda metà del XVIII secolo e presenta lo stemma della famiglia Giovine.
3) La palazzina con portale e loggione fu edificata nel 1788 e presenta negli elementi decorativi del portale quelli che erano gli elementi ripetitivi del rococò.
della nobile famiglia ostunese dei Cavallo il cui stemma si ritrova sul fregio. L'edificio fu edificato da Gaetano Morgese nel 1777 e da un documento abbiamo appreso come il maestro scultore contemporaneamente si spostasse in diverse cittadine limitrofe per dirigere i lavori ivi appaltati. A pochi passi dal palazzo dei Cavallo, in vico Raffaello Sanzio 24, si trova la casa palazzata dei Giovine dal portale
(23)1) Vico Montello, 7 Il portale con lo stemma della famiglia Cavallo risale al 1779 e fu realizzato dallo scultore Gaetano Murgese artefice di tanti altri portali in Ostuni e nelle cittadine vicine
2) Vico Raffaello Sanzio, 24 Il portale in stile rococò rimanda alla seconda metà del XVIII secolo e presenta lo stemma della famiglia Giovine.
3) La palazzina con portale e loggione fu edificata nel 1788 e presenta negli elementi decorativi del portale quelli che erano gli elementi ripetitivi del rococò.
barocco con lo stemma di famiglia. Altri portali si incontrano lungo il vico Cesare Abba
(23)1) Vico Montello, 7 Il portale con lo stemma della famiglia Cavallo risale al 1779 e fu realizzato dallo scultore Gaetano Murgese artefice di tanti altri portali in Ostuni e nelle cittadine vicine
2) Vico Raffaello Sanzio, 24 Il portale in stile rococò rimanda alla seconda metà del XVIII secolo e presenta lo stemma della famiglia Giovine.
3) La palazzina con portale e loggione fu edificata nel 1788 e presenta negli elementi decorativi del portale quelli che erano gli elementi ripetitivi del rococò.
al numero civico 24 e datato 1788 e in via Giuseppe Cisaria
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1) Via Giuseppe Cisaria, 15 L'imponente portale risalente alla seconda metà del XVIII secolo costituiva l'ingresso al palazzo del maestro muratore Oronzo Trinchera artefice dello stesso.
2) Via Giuseppe Cisaria, 32 Il portale era probabilmente appartenuto alla famiglia Spennati proprietaria di diversi suoli lungo quella che un tempo era detta Via Santa Elisabetta e risale al XVIII secolo.
ai numeri civici 15 - dimora dei Trinchera, famiglia tra le rinomate nell'ambito dei maestri muratori - e 32. In vico Pietro Siciliani n° 5 si può ammirare un ennesimo portale
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1) Vico Pietro Siciliani,5 Il portale rococò a fronte alta con stemma nobiliare e volute laterali rimanda alla seconda metà del XVIII secolo.
2) Via Roma, 26 Il portale settecentesco risulta rimaneggiato in alcune parti a causa di interventi posticci ma conserva la sua eleganza nelle colonne scanalate e nei capitelli corinzi.
rococò di famiglia nobile. Un altro portale
(25) in via Roma, numero civico 26, risulta particolarmente suggestivo e presenta la caratteristica soluzione di essere sormontato da un bel loggione. Lungo la stessa via si possono ammirare altri due portali
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Via Roma, 15 La palazzina presenta il classico portale rococò con modanature, fregi e motivo a conchiglia.
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Via Roma, 89 La soluzione portale loggione è l'unica che incontriamo in questa che un tempo era detta via Spirito Santo e costituiva una delle strade principali del paese a tal punto che il fascismo volle cambiarne il nome per rendere omaggio alla capitale. L'edificio fu edificato nel 1768.
settecenteschi all'altezza dei numeri civici 15 e 89 (quest'ultimo è datato 1768).