Il territorio di Ostuni è stato abitato sin dall’età della pietra. I vari reperti giunti sino a noi, testimoniano i progressi compiuti da quelle antiche genti, nel corso dei secoli. Con molta probabilità alcune popolazioni si spostarono dall’Italia settentrionale attraverso gli Appennini e il mare Adriatico, giungendo fino a noi e insediandosi nella zona tra Fasano (Savelletri) e Villanova. Cambiarono radicalmente il proprio modo di vivere passando dal nomadismo alla pastorizia e all’agricoltura. Sorsero così agglomerati di capanne intorno alle quali si iniziò a lavorare la ceramica e a levigare le pietre. Intorno all’anno mille a.C., un altro popolo approdò in Puglia: gli Japigi. Provenivano dall’Illiria, da Creta e dall’Epiro e qui fondarono le città di Barium, Egnathia, Rudiae e Uniae. All’incirca nello stesso periodo, giunsero i Messapi, di origine indoeuropea, che si amalgamarono con gli Japigi, condividendo usi, costumi e tradizioni religiose. I Messapi si insediarono sul colle più alto del territorio ostunese. Iscrizioni messapiche rinvenute nella seconda metà del 1800 (1875), vennero interpretate da Luigi Pepe e dal tedesco Teodoro Mommsen, confermando l’origine messapica della Città Vecchia, che fu distrutta da Annibale, a sua volta spodestato dai romani, che la dominarono fino al 488 d.C. A ricostruire Ostuni ci pensarono i greci. Una colonia di elleni, già 500 anni a.C., si fuse con i messapi originando la magnifica esperienza di civiltà della Magna Grecia. Le armate di Annibale distrussero Ostuni fra il primo e il secondo secolo a.C. In seguito sorse Astu-neon, come venne chiamata in greco la città ricostruita che da allora crebbe, grazie all’insediamento della sede vescovile, voluta dai bizantini nel decimo secolo. Da questo momento, fino all’avvento dei Normanni, le notizie concernenti Ostuni, si riferiscono solo alla storia religiosa ed ecclesiastica. Per certo si sa che la città rimase sotto il dominio romano fino al 488 d.C. per poi essere occupata dagli Ostrogoti il cui condottiero, Teodorico, fu incaricato dall’imperatore Zenone di conquistare l’Italia. In seguito alla dominazione ostrogota, diverse testimonianze artistiche che ornavano chiese e templi, furono portate in alcuni edifici sacri del territorio di Ravenna che all’epoca era la capitale ostrogota. Ancora i Goti imperversarono sulla città e in maniera ancora più devastante degli Ostrogoti. Totila, il loro re, distrusse e annientò senza pietà. Ancora una dominazione, questa volta da parte dei Longobardi che calarono verso la fine del VII secolo. Questo popolo si insediò nei territori dei Greci bizantini, mantenendo invariate le intitolazioni imposte dai romani. Continua a pag. 2

Navi normanne      
Navi normanne      
       
       


Raffigurazione DI UOMO PRIMITIVO
DIPINTI RAFFIGURANTI SCENE DI AGRICOLTURA NELLA PREISTORIA
Totila e San Benedetto - Olio su tela opera di Filippo Napoletano
Totila e San Benedetto - Olio su tela opera di Filippo Napoletano
Annibale
Annibale
Moneta con l'effige di Teodorico
Moneta con l'effige di Teodorico